Troppe volte sentiamo di casi di violenza nelle case di riposo e nelle RSA da parte di operatori assistenziali.
Questo chiaramente è inaccettabile ma la domanda vera è come sia possibile che questo accada nei confronti degli anziani indifesi e spesso malati.
e violenze sugli anziani nelle case di riposo sono un problema complesso e multifattoriale. Non esiste una risposta unica alla domanda "come è possibile che accada?", ma possiamo individuare alcuni fattori che possono contribuire a questo tipo di abusi:
Fattori individuali dell'operatore:
- Stress lavorativo: Il lavoro nelle case di riposo può essere molto stressante, con carichi di lavoro elevati, turni massacranti e scarsa retribuzione. Questo può portare a frustrazione, esaurimento e burnout, creando un terreno fertile per comportamenti aggressivi.
- Mancanza di formazione: Una formazione adeguata è fondamentale per gli operatori che si occupano di anziani. La formazione dovrebbe includere non solo le competenze tecniche assistenziali, ma anche la gestione dello stress, la comunicazione efficace e il rispetto delle persone fragili.
- Problemi personali: Problemi personali dell'operatore, come difficoltà familiari o dipendenze, possono influenzare negativamente il suo comportamento sul lavoro e portarlo ad atteggiamenti violenti.
Fattori legati alla struttura:
- Organizzazione del lavoro: Organizzazione del lavoro carente, con carenza di personale, turni massacranti e mancanza di supervisione, può creare un ambiente caotico e stressante in cui è più facile che si verifichino abusi.
- Clima aziendale: Un clima aziendale negativo, caratterizzato da scarsa comunicazione, mancanza di fiducia e di rispetto tra colleghi, può favorire comportamenti scorretti.
- Mancanza di controlli: Controlli inadeguati da parte della direzione della struttura possono permettere agli abusi di rimanere nascosti per lungo tempo.
Fattori sociali:
- Stereotipi negativi sugli anziani: Stereotipi che associano agli anziani l'idea di "peso" o "debolezza" possono contribuire a creare un clima di disumanizzazione che rende più facile la violenza.
- Mancanza di cultura del rispetto: Una cultura che non valorizza il rispetto per le persone fragili e vulnerabili può creare un contesto in cui la violenza è più tollerata.
Oltre a questi fattori, è importante ricordare che la violenza sugli anziani è spesso un atto di potere e controllo. L'operatore che picchia un anziano lo fa per affermare la sua superiorità e per umiliare la vittima.
Cosa si può fare per contrastare questo fenomeno?
- Intervenire sui fattori di stress lavorativo: Ridurre il carico di lavoro, aumentare il personale, migliorare la comunicazione e il sostegno agli operatori.
- Migliorare la formazione: Fornire agli operatori una formazione specifica sulla gestione dello stress, la comunicazione efficace e il rispetto delle persone fragili.
- Promuovere un clima aziendale positivo: Favorire la comunicazione, la fiducia e il rispetto tra colleghi.
- Introdurre controlli più rigorosi: Aumentare i controlli da parte della direzione della struttura e prevedere sistemi di segnalazione anonima degli abusi.
- Sensibilizzare la società: Promuovere una cultura del rispetto per gli anziani e contrastare gli stereotipi negativi.
È importante sottolineare che la violenza sugli anziani non è un problema inevitabile. Con un impegno comune da parte di tutti gli attori coinvolti – operatori, strutture, famiglie e società – è possibile contrastare questo fenomeno e creare un ambiente sicuro e accogliente per gli anziani.
Inoltre, è importante ricordare che se si è a conoscenza di un caso di maltrattamento, è fondamentale denunciare l'accaduto alle autorità competenti.
La responsabilità degli organi dirigenziali
La mancanza di controllo da parte delle direzioni aziendali è un fattore di primaria importanza nel determinare il fenomeno della violenza sugli anziani nelle case di riposo.
Le direzioni aziendali hanno la responsabilità di:
- Assicurare un adeguato numero di personale per garantire che gli operatori non siano sottoposti a un carico di lavoro eccessivo.
- Fornire una formazione specifica agli operatori sulla gestione dello stress, la comunicazione efficace e il rispetto delle persone fragili.
- Promuovere un clima aziendale positivo basato sulla fiducia, la comunicazione e il rispetto reciproco.
- Introdurre sistemi di controllo rigorosi per monitorare il comportamento degli operatori e identificare eventuali casi di abuso.
- Effettuare regolari sopralluoghi nelle aree comuni e nelle stanze degli anziani per verificare la loro sicurezza e il loro benessere.
- Incoraggiare gli anziani e le loro famiglie a segnalare qualsiasi episodio di maltrattamento o sospetto abuso.
Inoltre, è importante che le direzioni aziendali collaborino con le autorità competenti per garantire che i casi di violenza sugli anziani vengano adeguatamente perseguiti.
Concordo anche sul fatto che sia fondamentale sottoporre gli operatori a un profilo psicologico per valutare la loro idoneità al lavoro con persone fragili. Inoltre, sarebbe opportuno prevedere per gli operatori un percorso di sostegno psicologico per aiutarli a gestire lo stress e le eventuali difficoltà lavorative.
La violenza sugli anziani è un problema complesso che richiede un impegno comune da parte di tutti gli attori coinvolti. Solo con un'azione sinergica di prevenzione, controllo e repressione possiamo contrastare questo fenomeno e tutelare i diritti degli anziani.
È ora di dire basta alla violenza sugli anziani!
Qual è la dimensione del problema?
Per capire la dimensione del problema della violenza sugli anziani possiamo riferirci alle diverse statistiche presenti online e pubblicate dal Ministero della Salute. Tuttavia, è importante sottolineare che il fenomeno è ancora troppo sommerso, in quanto molti casi non vengono denunciati per paura, vergogna o mancanza di fiducia nelle autorità.
Alcuni dati recenti fanno un quadro raccapricciante…
- Secondo un'indagine del Ministero della Salute del 2020, in Italia sono stati registrati oltre 9.000 casi di maltrattamenti nelle RSA negli ultimi anni, con un aumento del 19% rispetto all'anno precedente.
- Un'altra indagine, condotta da Assindatacolf nel 2021, ha rilevato che il 41,5% delle famiglie italiane teme che i propri cari possano subire maltrattamenti in una casa di riposo.
- Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa il dal 4% al 6% degli anziani che vivono in istituzioni subisce maltrattamenti.
Le forme di maltrattamento più comuni sono:
- Violenza fisica: percosse, schiaffi, morsi, bruciature.
- Violenza psicologica: insulti, minacce, umiliazioni, isolamento.
- Violenza economica: furto di denaro o beni personali.
- Violenza sessuale: molestie, palpeggiamenti, stupro.
Le cause della violenza nelle case di riposo sono molteplici:
- Mancanza di personale: il personale sotto organico è spesso sottoposto a un carico di lavoro eccessivo, che può portare a stress, frustrazione e burnout.
- Mancanza di formazione: il personale non sempre è adeguatamente formato per gestire situazioni di stress o per riconoscere i segnali di maltrattamento.
- Clima aziendale negativo: un clima di tensione, sfiducia e mancanza di comunicazione può favorire comportamenti scorretti.
- Stereotipi negativi sugli anziani: l'idea che gli anziani siano "un peso" o "deboli" può contribuire a creare un clima di disumanizzazione che rende più facile la violenza.
Cosa si può fare per contrastare questo fenomeno?
- Aumentare il numero di personale nelle case di riposo.
- Fornire una formazione specifica al personale sulla gestione dello stress, la comunicazione efficace e il rispetto delle persone fragili.
- Promuovere un clima aziendale positivo basato sulla fiducia, la comunicazione e il rispetto reciproco.
- Introdurre sistemi di controllo rigorosi per monitorare il comportamento degli operatori e identificare eventuali casi di abuso.
- Incoraggiare gli anziani e le loro famiglie a segnalare qualsiasi episodio di maltrattamento o sospetto abuso.
La violenza sugli anziani è un problema complesso che richiede un impegno comune da parte di tutti gli attori coinvolti. Solo con un'azione sinergica di prevenzione, controllo e repressione possiamo contrastare questo fenomeno e tutelare i diritti degli anziani.
A chi rivolgersi in caso di sospette violenze?
In Italia, è possibile rivolgersi a:
- Telefono Azzurro: 1.96.96
- Anziani in difficoltà: 150
- Carabinieri: 112
- Polizia di Stato: 113
Ecco alcuni link utili per approfondire il tema:
- Ministero della Salute: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_3664_listaFile_itemName_4_file.pdf
- Organizzazione Mondiale della Sanità: https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/elder-abuse
- Telefono Azzurro: https://www.azzurro.it/